La Parola di Dio chiama alla vita
La Parola di Dio ha in sé una forza generatrice intrinseca: crea e chiama alla vita. La prima chiamata di Dio è la chiamata alla vita. Dio chiama all’esistenza ed ama le cose create. L’uomo chiamato “è”, esiste; in quanto esistente, può rispondere alla chiamata del Creatore; in quanto esistente, può amare Colui che, avendolo amato ed amandolo, lo ha creato, lo ha fatto esistere, lo mantiene in vita.
La definizione di vocazione definisce il divenire della persona umana, dalla nascita alla conclusione della sua esistenza. Ogni persona è amata da Dio ed è chiamata a realizzarsi secondo un progetto di amore che dà senso e significato al suo esistere.
L’uomo chiamato alla vita porta in sé l’immagine e l’impronta di chi l’ha chiamato. La perdita della propria identità da parte dell’uomo va vista proprio in relazione allo smarrimento di quel senso della vita che è racchiuso nella sua “vocazione” naturale. L’uomo appare l’essere privilegiato che Dio chiama alla vita, al quale egli rivolge la Parola e attende da lui un ascolto ed una risposta a questa Parola. L’uomo è chiamato alla vita” per vivere in comunione con Dio (GS 21), perciò è costituito capace di dialogo con lui (GS 19), per una risposta consapevole e libera (GS 17), di collaborazione e creatività (LG 62; AA 16). Secondo la concezione biblica l’uomo non ha la vocazione, come si fosse un bene di possesso, bensì deve maturare la propria vocazione in una graduale scoperta da compiere in relazione al progetto di Dio.
L’incontro la Parola produce alcune conseguenze:
- antropologica: la Parola donata alla liberta dell’uomo definisce l’essere umano come una identità responsoriale”: chi è “chiamato” ha la capacità di “rispondere”;
- La
Parola mette in evidenza la valenza teologica, poiché, attraverso le Scritture, apre l’uomo alla trascendenza di Dio, il mistero trinitario;
- pedagogica: la parola educa l’uditore ad “ascoltare”, a confrontarsi con il suo messaggio, a discernere la proposta e a prendere posizione di fronte a se stesso e alla sua Storia;
- lLiturgica: la parola trova nella liturgia” la sua forma più alta e profonda; l’accoglienza della Parola implica l’atteggiamento di “accoglienza” e di “ Silenzio” interiore;
- testimoniale: la Parola chiede di essere declinata non solo all’interno della comunità cristiana, ma anche nella “missione” verso il mondo e nell’ ”evangelizzazione” dei Popoli.
Eusebio Hernandez